Nel centro storico di Acireale, a pochi passi da piazza Duomo, da vent’anni esiste una struttura che si occupa di offrire sostegno materiale e spirituale ai più bisognosi: è il centro di accoglienza “Casa sollievo San Camillo”, inaugurato il 13 luglio del 1996. Gestito dai religiosi Camilliani con il contributo delle suore Ministre degli Infermi di San Camillo e della Famiglia camilliana laica, il centro nacque da un’esigenza del territorio acese, ricco di istituti religiosi, ma privo di un luogo che potesse garantire un pasto caldo, la possibilità di fare una doccia e di avere biancheria pulita. Ecco quindi che, dove prima esisteva una casa di riposo per anziani, si costituì uno spazio di accoglienza che ancora oggi si mantiene grazie alla carità dei benefattori e al contributo annuale dell’8 per 1000 alla Chiesa cattolica. Pienamente inserita nella pastorale caritativa della comunità diocesana, la “Casa sollievo San Camillo” si occupa anche di fornire il “pacco spesa” ad una cinquantina di famiglie bisognose, e offre un centro di ascolto dove le persone possono esprimere i loro problemi, sia di tipo personale che economico e lavorativo.
“Il mio ringraziamento principale e per nulla scontato – spiega il direttore del centro di accoglienza, padre Alfredo Tortorella – va ai benefattori piccoli e grandi, credenti e non credenti, che negli anni si sono fatti strumento della Provvidenza, oltre che agli insostituibili volontari, capaci di lenire con il loro servizio e i loro sorrisi la solitudine di chi bussa alla nostra porta in cerca di aiuto. Centinaia di volontari sono passati da qui dal 1996 ad oggi, assistendo quotidianamente circa 50 persone”.
“Lo scopo di questo centro – aggiunge fratel Carlo Mangione, primo direttore della ´Casa sollievo´ – è accogliere ´gli ultimi´, che per un motivo o per un altro sono allontanati dalla società; non solo, come qualcuno potrebbe pensare, gli extracomunitari, ma anche molti acesi e abitanti delle zone limitrofe. Mi piace paragonare il nostro centro di accoglienza ad una scuola, in cui si sente la fatica dello studio, ripagata, però, dalla ricchezza del risultato. Del resto, mentre diventiamo canali di misericordia per gli altri, lavoriamo su noi stessi e impariamo a mettere da parte l’orgoglio”.
Nel suo messaggio per il ventennale, così scrive il vescovo di Acireale monsignor Antonino Raspanti: “Il ventennale della ‘Casa sollievo San Camillo’ coincide con il Giubileo straordinario della Misericordia. Questo permette alla nostra comunità ecclesiale di ringraziare il Signore per una presenza storica di carità che ha visto tanti acesi vivere non solo le opere di misericordia corporali, ma anche quelle spirituali. Infatti, accanto al pane dato all’affamato e al vestito dato all’ignudo, i volontari abituali e quelli occasionali hanno intuito la necessità di trasmettere un ‘pane spirituale’: ‘povero’ è chi vuole essere ascoltato nei suoi dubbi o nello sconforto; ‘bisognoso’ è altresì chi vuole ricevere istruzione e fede”.
I festeggiamenti per l’anniversario della “Casa sollievo San Camillo” di Acireale si inseriscono in quelli che nel mese di luglio sono tradizionalmente dedicati a San Camillo de Lellis, fondatore dell’ordine religioso dei Camilliani e patrono degli ospedali, degli operatori sanitari e dei luoghi di cura.
In particolare, mercoledì 13 luglio alle ore 11:30 si terrà una conferenza stampa per il ventennale nella sede del centro di accoglienza, mentre alle ore 19:00, nella chiesa di San Camillo, sarà celebrata una santa Messa di ringraziamento da monsignor Giuseppe Malandrino (che vent’anni fa, da vescovo di Acireale, inaugurò la struttura), seguita da una fiaccolata in piazza Duomo. In serata, sempre in piazza Duomo, grande festa con uno spettacolo musicale dei canterini etnei offerto dall’amministrazione comunale. Altri appuntamenti religiosi e di condivisione spirituale sono previsti fino al 21 luglio, con singole giornate dedicate ad alcuni temi cardine del mondo camilliano: la testimonianza, gli anziani, le famiglie, il creato, il pane e la memoria.