Ha debuttato al Teatro Brancati di Catania, come secondo lavoro della stagione di prosa 2017-2018, lo spettacolo “Matrimoni ed altri effetti collaterali”, liberamente tratto da “Salvem les balenes” di Ivan Campillo, traduzione di Carmelita Ferreri, con l’adattamento e regia di Manuel Gilberti, produzione di Verso Argo in collaborazione con il Teatro Lo Spazio.
Protagonisti della commedia, leggera e piacevole, sono l’esuberante e mai doma Mita Medici (nota attrice romana la cui carriera artistica, ricordiamo, iniziò nel mitico Piper, locale simbolo della beat generation italiana) sulla quale ruota tutta la vicenda e le sue divagazioni, Carlo Ferreri, Annalisa Insardà, Emanuele Carlino. In video – nei panni di una psicoterapeuta – l’amichevole partecipazione di Evelyn Famà.
Lo spettacolo, atto unico di circa 80′, fa ricordare al pubblico la magia, le lotte, le rivendicazioni, i personaggi politici, culturali e musicali degli indimenticabili anni Sessanta e contemporaneamente punta l’attenzione sulla crisi dei matrimoni di oggi, unioni che vanno sempre più in tilt, che si consumano, si spengono, appiattite dalla frenesia dei nostri giorni, dalla noia e dalla mancanza di stimoli, interessi comuni e soprattutto di dialogo.
Autentica mattatrice della pièce è Mita Medici che, nei panni di Giovanna, o meglio Jane, è una mamma ex sessantottina – ancora legata a quel periodo storico-culturale nel modo di pensare, vestire ed agire -, impegnata nel tentativo di salvare il matrimonio appiattito della figlia Claudia con Gregorio. I due giovani infatti (la prima si è sposata con il suo primo fidanzato ed il marito è un professore universitario indeciso e troppo abitudinario) dopo dieci anni di matrimonio non sono riusciti ad avere nemmeno un figlio perchè Madre Natura non ha voluto e quindi Claudia (interpretata con brio da Annalisa Insardà) è stanca e vogliosa di una scossa, mentre Gregorio (reso credibile – tra comicità e smarrimento – da Carlo Ferreri) è un docente e marito abitudinario, mollaccione ed incapace di comprendere le esigenze della moglie. Per dare una scossa al matrimonio interviene allora il “ciclone” Jane, la mamma ex sessantottina che prova a ridare smalto alla figlia con le virtù nascoste di Fabio (il dinamico Emanuele Carlino), giovane avvenente e prestante, esperto in riparazione di serrande.
Il matrimonio tra Carla e Gregorio, tra sedute dalla psicoterapeuta, incursioni dell’esperto in serrande e blitz della mamma impicciona, alla fine si salverà e l’esuberante Jane potra cullarsi – tra le sue smanie ed i suoi ricordi sessantottini- il nipotino.
Commedia senza particolari pretese, ma che comunque, con la lineare regia di Manuel Giliberti, scorre fluida e piacevole e regala agli spettatori – che applaudono alla fine proposta ed interpreti – un lavoro scacciapensieri ed agrodolce sull’amore e sui cambiamenti, con gli anni e con gli scossoni della quotidianità, della vita matrimoniale. Funzionali poi le immagini che riportano in mente, sulle parole della scanzonata ed esuberante Jane- Mita Medici, personaggi di quei favolosi anni Sessanta, periodo in cui soprattutto i giovani vivevano al ritmo di un grande fermento creativo.
Essenziali e moderni la scena ed i costumi di Rosa Lorusso, le musiche originali sono di Antonio Di Pofi. Lo spettacolo sarà replicato al “Brancati” di Catania fino al 3 Dicembre.