Sarà presentato, a Roma sabato 30 gennaio 2016 alle ore 16,30, nella Sala dedicata al Generale Umberto Cappuzzo, attigua alla Chiesa di Santa Maria Odigitria dei Siciliani, in via del Tritone 82, il volume di Monsignor Giovanni Lanzafame dal titolo ” Barocco in processione. Vare e fercoli in Sicilia” Edizioni Euno 2015.
Insieme all’autore discuteranno sull’opera la professoressa Daniela Vasta, storica dell’arte Roma- Università Catania e il professor Giorgio Rossi, docente di storia moderna, Università Roma Tre, coordinati dalla professoressa Carmelina Chiara Canta, ordinaria di Sociologia- Università Roma Tre e Priora dell’Arciconfraternita “S. Maria Odigitria dei siciliani” in Roma.
Il volume presenta una rassegna completa delle grandiose macchine processionali siciliane, corredata da un ricchissimo repertorio fotografico: fercoli a tempietto, scoperti e con raggiere, in legno, in argento, urne e carri trionfali.
Un testo che costituisce una importante risorsa per coloro che desiderano accostarsi alla ricca e varia produzione artistica del barocco siciliano e in particolare per il devoto che voglia rivivere l’intensità di esperienze religiose collettive di cui le opere trattate rappresentano il fulcro artistico e spirituale.
Completa il volume una rassegna inedita di antiche macchine processionali barocche di Roma.
Giovanni Lanzafame, ordinato sacerdote nel 1977, è tra i più grandi esperti di barocco catechetico. Nel 2008 è stato incardinato nell’arcidiocesi di Siviglia, dove attualmente vive e opera in qualità di cappellano della Chiesa di San Giorgio. Ha insegnato Mariologia a Siviglia, ad Alcalà de Henares e Madrid. Autore di numerosi libri e organizzatore di mostre, in Italia e in Spagna. Nel 2008, dal Presidente della Repubblica Italiana, riceve l’onorificenza di “Cavaliere della Repubblica dell’ordine Stella a merito”. Nel 2014 a Catania gli viene conferito il Premio Chimera d’argento e nel 2015 ad Acireale il Premio Aci Galatea.
Al termine della presentazione seguirà la Celebrazione Eucaristica concelebrata da Mons. Giuseppe Blanda, Primicerio dell’Arciconfraternita, Mons. Giuseppe Lanzafame ed altri sacerdoti presenti.