I debiti del teatro Stabile di Catania non sono più un mistero: oggi Cgil e Uil provinciali hanno consegnato i documenti pubblici che comprovano l’esistenza di ben 3,9 milioni di debito al 2014; soldi che si sommano a 1,4 milioni dichiarati oggi e maturati nel 2015 con interessi passivi legati a mancati pagamenti di tasse, per un totale di circa 7 milioni di euro. La Regione ha sempre sostenuto di non conoscere l’esatto ammontare delle cifre di debito (c’è anche stata una richiesta formale dell’ente allo Stabile, risalente allo scorso luglio. Il teatro rispose inviando le carte) , e ciò nei mesi scorsi ha causato la mancata adesione al fondo di rotazione, che avrebbe permesso al teatro e ai suoi dipendenti di ossigenare le casse ed evitare disagi e i gravi ritardi negli stipendi (al momento i lavoratori non vengono pagati da cinque mesi).
I rappresentanti di Cgil e Uil, e di Slc Cgil e Uilcom Uil, presenti al faccia a faccia di oggi e cioè i segretari generali Giacomo Rota e Fortunato Parisi, Davide Foti e Giovanni Nicotra, insieme ad Antonio Giardinieri, hanno comunicato che “adesso non sarà più possibile dire che non ci sono gli strumenti per conoscere la verità sullo Stabile. Il sindacato vuole verità e trasparenza sui conti e non vuole fare sconti a nessuno. Chi pensa che ci siano stati problemi o irregolarità nelle gestioni precedenti non ha che da dirlo alle autorità preposte. Noi oggi abbiamo fornito un grande contributo per una trasparenza reale. Nei documenti abbiamo trovato la fotografia della situazione debitoria sino a tutto il 2014”.
Il carteggio è stato consegnato da Cgil e Uil nel corso di una riunione tenutasi stamattina a Palazzo Minoriti, al prefetto di Catania e ai rappresentanti dei due enti istituzionali soci del teatro: il sindaco Enzo Bianco e l’assessorato regionale allo Spettacolo, rappresentato da un dirigente. Grande assente il presidente dello Stabile, Salvatore La Rosa, rappresentato dal suo vice Jacopo Torrisi. Concludono i sindacalisti: “Siamo amareggiati per l’assenza di La Rosa che in questa maniera dimostra di non tenere nella giusta considerazione il travaglio dei lavoratori. Crediamo che adesso sia necessario sbloccare il DURC partendo con la prima rateizzazione di 5 mila euro per poi entrare nel merito del fondo di rotazione a disposizione dei teatri che garantisce i loro debiti potendo contare su ben 15 milioni di capienza. Si accederà ai 400 mila euro ministeriali e ai 307 mila euro giacenti alla Regione. Di certo temiamo molto i tempi lunghi: se tutto andrà per il verso giusto passeranno comunque settimane prima che i lavoratori possano essere pagati. Il sindaco Bianco e il Prefetto hanno contattato l’Inps e anche per questo crediamo che la riunione, all’inizio apparsa interlocutoria, possa generare nei prossimi giorni effetti pratici. Ribadiamo la vostra richiesta di trasparenza e verità a sostegno dei lavoratori e del teatro. Solo se ciò avverrà i dipendenti sospenderanno le azioni di protesta. Lo sciopero e le assemblee, nel frattempo, continuano”.