Catania News

Capita, ogni tanto, di veder passare in tv uno di quei film in bianco e nero, ambientati in un’Italia anni Cinquanta, ingenua e non ancora disincantata, in cui poliziotti di un Commissariato si trovano alle prese con truffatori dall’estro fantasioso: i risvolti comici sono senz’altro assicurati… Ma quale regista avrebbe mai pensato a inscenare un versamento su libretto postale di ben ottanta milioni di euro? Una cifra che ben avrebbe potuto risanare le casse di una pubblica amministrazione e che nelle mani di chicchessia avrebbe certamente suscitato più di un dubbio.

E più di un dubbio deve aver avuto il direttore dell’Ufficio postale di San Giovanni Galermo che, lo scorso 12 luglio, si è trovato davanti una giovane donna che – mostrando con nonchalance un libretto postale – richiedeva il rilascio di una carta libretto postale: uno strumento che le avrebbe permesso di ritirare il denaro contante, registrato proprio sul libretto e la cifra riportata dal prezioso documento aveva ben sette zeri!

La chiamata al 113 è stata istantanea e altrettanto istantaneamente sono intervenuti i poliziotti della Volante del Commissariato Nesima che, allenati come tutti i poliziotti sono a trovarsi innanzi alle più svariate specie di truffatori, hanno subito sospettato che il titolo creditizio fosse falso. Invece no, era perfettamente vero.

Ciò che non è risultato genuino, invece,  è stato l’ingente versamento, effettuato un mese prima in un Ufficio Postale del centro città: il riscontro per gli agenti e per il funzionario delle Poste è stato veloce tanto quanto una telefonata alla filiale “incriminata”.

La donna è stata accompagnata in Commissariato dove è venuta fuori una storia ancora più surreale: gli ottanta milioni di euro sarebbero stati, infatti, un gentile cadeau di un altrettanto gentile, sedicente professionista, il quale avrebbe fatto omaggio alla donna di quella che per lui sarebbe stata una cifra normale, attese le difficili condizioni economiche e familiari della donna. Una bella favola, se non fosse per il fatto che l’uomo ha alle sue spalle precedenti di polizia per truffa, insolvenza fraudolenta, falsità in scrittura privata e altro.

Entrambi i soggetti sono stati denunciati all’Autorità giudiziaria per il reato di falsità materiale e l’intera vicenda è stata messa nelle mani del Magistrato. Il libretto, ovviamente, è stato sequestrato.

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