La mattina dell’8 ottobre, giorno di sabato dedicato ogni settimana del tempo liturgico tra l’anno alla memoria liturgica di “Santa Maria in sabato”, la città di Catania ha avuto l’alto onore di ospitare quest’anno, in coincidenza con la possibilità di poter lucrare i privilegi spirituali connessi, per ispirata volontà di Papa Francesco, con l’Anno Santo giubilare straordinario della Misericordia, la solennità liturgica di Nostra Signora Maria Regina della Palestina, venerata Patrona presso Dio dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme che gode della benigna protezione della Sede Apostolica, deliberata dal Consiglio di Luogotenenza per l’Italia-Sicilia, presieduto dal luogotenente S. E. il Cav. Gran Croce prof. Giovanni Russo ed organizzata dalla sezione catanese “Card. Salvatore Pappalardo”, diretta dal preside il Grand Uff. Dott. Sergio Sportelli.
Duecento cavalieri e dame e vari novizi delle sezioni di Palermo (con le delegazioni di Agrigento, Caltanissetta, Mazara del Vallo, Trapani), di Catania (con le delegazioni di Piazza Armerina e di Caltagirone), di Messina (con la delegazione di Patti) e di Siracusa si sono radunati in pellegrinaggio presso la storica basilica Collegiata “Santa Maria dell’Elemosina” o della Misericordia per un intenso momento penitenziale giubilare di preghiera, guidato dai sacerdoti cavalieri mons. Leone Calambrogio, cerimoniere ecclesiastico della sezione etnea, e da mons. Barbaro Scionti, amministratore parrocchiale della Collegiata e parroco-delegato arcivescovile per la Cattedrale.
I pellegrini giubilari siciliani hanno poi sfilato, in solenne corteo liturgico col mantello in abito da cerimonia, al canto delle litanie dei santi per via Etnea e per piazza Duomo per fare devoto ingresso rituale nella Cattedrale di Sant’Agata attraverso la Porta Santa della Misericordia, mentre il Grand’Organo della basilica diffondeva possenti note di festosa accoglienza.
Nell’altare del presbiterio maggiore della basilica, illuminata a festa, hanno concelebrato la s. messa propria in onore della Beata Maria Regina della Palestina il gran priore della Luogotenenza, Sua Eminenza il cardinale Cav. Gr. Cr. Paolo Romeo, arcivescovo metropolita emerito di Palermo, ed il priore della sezione di Catania, Sua Eccellenza l’arcivescovo metropolita Gr. Uff. mons. Salvatore Gristina, presidente della Conferenza episcopale siciliana il quale, all’inizio della solenne liturgia eucaristica, concelebrata anche con i sacerdoti siciliani cavalieri dell’Ordine gerosolimitano del Santo Sepolcro ed impreziosita dai canti liturgici in latino gregoriano propri della “Missa De Angelis”, è stato molto lieto ed onorato di porgere un caloroso saluto di benvenuto all’eminentissimo porporato e a tutti i confratelli e le consorelle di Sicilia che gremivano con il bianco e il nero dei loro lunghi mantelli di cerimonia la monumentale chiesa madre dell’antica arcidiocesi etnea.
All’omelìa il cardinale, felice assieme a tutte le sorelle e i fratelli pellegrini della Luogotenenza siciliana di trovarsi nella chiesa madre della nobile ed antichissima Chiesa metropolitana di Catania, ha esaltato il significato spirituale ed ecclesiale del Giubileo della Misericordia voluto dal Santo Padre Francesco fissandone il logo nella toccante espressione “Misericordiosi come il Padre”, il lungo periodo postconciliare che ha visto la Chiesa Cattolica impegnata, interrogata, convocata nell’opera di evangelizzazione universale promossa dai grandi pontificati del Beato Paolo Vi e di San Giovanni Paolo II nei Sinodi dei vescovi che sono stati celebrati, la felice intuizione di Papa Francesco che ha incentrato il cuore della nuova evangelizzazione nell’amore misericordioso del Padre.
L’eminentissimo presule ha, inoltre, focalizzato, alla luce della Sacra Scrittura, il punto fondamentale di tutta la storia della salvezza e il principio motore della misericordia del Padre allorché nella pienezza dei tempi Dio ha tanto amato il mondo da mandare il suo Figlio Unigenito nonché il ruolo provvidenziale di mediatrice della Vergine Santissima nell’opera di salvezza dell’umanità operata dal mistero pasquale della morte e della resurrezione del Figlio di Dio. Tutta la storia biblica della salvezza, infatti, parla di questa sollecitudine di Dio verso il mondo; il Dio dei profeti e dei giudici ha accompagnato il popolo eletto nel cammino terreno verso la Patria eterna.
La profonda riflessione del porporato ha toccato il tema assai caro all’Ordine dell’amore verso la Terra dove il nostro Salvatore nacque, visse, morì, risorse ed ascese al cielo, della fraterna necessità di sostenere il popolo di Palestina e la Chiesa Cattolica in Terra Santa dove visse il Redentore e dell’affetto filiale verso la Madre di Dio, Maria di Nazareth.
Il prossimo grande evento che vedrà impegnata la Luogotenenza dell’Italia Sicilia, dal 29 ottobre al 5 novembre, sarà il pellegrinaggio giubilare siculo in Terra Santa, dove i pellegrini gerosolimitani di Sicilia avranno la gioia e l’onore di incontrare in udienza privata Sua Beatitudine l’arcivescovo italiano mons. fra’ Pierbattista Pizzaballa, dell’Ordine dei Frati Minori, novello Amministratore Apostolico del Patriarcato Latino di Gerusalemme e già Custode di Terra Santa. Da uno scritto del presule francescano riportiamo il seguente pensiero che farà da viatico al prossimo pellegrinaggio: “La tensione è sempre quella di interrogarsi sulla persona di Gesù. Perché questi luoghi ci devono rimandare a Lui. Nazareth, Betlemme, Cafarnao e Gerusalemme invitano anche a interrogarci su quel Gesù che qui compì i suoi passi e sulla Chiesa che in questi luoghi celebra e ricorda ogni volta un momento particolare delle sua vita”.