
La protesta degli studenti
Nessuna BUONA SCUOLA o BUONA UNIVERSITÀ’ abbiamo visto da quando il Premier si è seduto sulla sua poltrona. Nessun aumento dell’occupazione giovanile, soprattutto al Sud, nessun aumento della domanda di lavoro, nessuno sviluppo né possibilità di formarsi, lavorativamente ed intellettualmente, per noi giovani.
Nessun GARANZIA: progetti europei come la “GARANZIA GIOVANI” (di cui ancora in molti aspettiamo pagamento delle ultime 5 mensilità), modifiche della regolamentazione de mondo del lavoro come il “JOBS ACT”, non ci tutelano e non ci garantiscono un’occupazione oggi.
Possiamo solo vedere imparare ad essere bravi a tollerare l’ALTERNANZA SCUOLA – LAVORO, che detto con parole non gentili è manodopera gratuita e a basso costo per piccole e grandi aziende, a tollerare solo micro contratti a tempo determinato o al massimo qualche lavoro in nero.
Il governo RENZI pensa di poter continuare a fare tutto ciò che gli aggrada indisturbato, pensa di averci succubi e complici e pensa che accetteremo e subiremo sfruttamento e miseria.
Siamo i giovani di oggi, studenti medi e universitari, lavoratori, disoccupati, nati negli anni ’90 e 2000, che disprezzano e non accettano i governi europei del nuovo secolo, che non restano passivi di fronte ai soprusi degli stati.
Siamo la generazione delle riforme dei Partiti, dal centro destra al centro sinistra, che hanno distrutto scuola, università e mondo del lavoro. Che ci hanno tolto presente e futuro, che con la BUONA SCUOLA ci obbligano al lavoro gratuito, a subire la scuola-azienda e i presidi sceriffo.
Dobbiamo vivere e formarci in una università definanziarizzata e aziendalizzata, che deve subire e accettare il divario tra università del nord e del sud Italia, che ha dovuto subire la riforma Gelmini e che dovrà presto affrontare le riforme che il governo ha pronte in tasca per le università”.