L’ex scuola “Padre Santo di Guardo” in via Belvedere è ancora oggetto di vandalismo e distruzione. La situazione è drammatica, va avanti da anni e costa alla collettività decine di migliaia di euro. In un quartiere come quello di San Giovanni Galermo, dove mancano i parchi ed i luoghi di aggregazione si possono contare sulle dita di una mano, questa ferita va assolutamente rimarginata. Fino a quando i cittadini dovranno aspettare la sua definitiva riqualificazione? Fino a quando il quartiere di San Giovanni Galermo dovrà fare fronte a questa emergenza sociale? Domande legittime che aspettano ancora una risposta da parte delle istituzioni cittadine.

L’esterno dell’ex scuola a San Giovanni Galermo
“Il sottoscritto – spiega Erio Buceti, consigliere della IV municipalità – chiede al Sindaco di Catania Enzo Bianco di attivarsi in tutti i modi per restituire questa struttura al territorio facendone un luogo di aggregazione e socializzazione: esattamente il contrario di ciò che è oggi l’ex scuola di via Belvedere. Un immobile che doveva diventare un presidio delle forze dell’ordine quando fu siglato il patto per la sicurezza tra il Ministero degli Interni e l’Anci. Promesse su promesse per ritrovarsi, alla fine, un sito vandalizzato e circondato dalle discariche abusive tra le proteste dei residenti del rione che si trovano uno spettacolo indecoroso a pochi passi da casa”.
“Oggi si parla di una eventuale riqualificazione – conclude Buceti – attraverso il progetto di recupero delle periferie nella città metropolitana. Si tratta dell’ennesima promessa non mantenuta? L’unica cosa certa, per ora, sono i ladri ed i vandali che continuano ad entrare all’interno dell’immobile distruggendo e rubando tutto quello che trovato. Un danno per la collettività che va fermato subito potenziando i controlli delle forze dell’ordine. Bisogna fare in modo che i progetti di recupero e riqualificazione del sito non finiscano nel dimenticatoio altrimenti San Giovanni Galermo resterà ancora penalizzata. Un’eventualità che non si deve assolutamente verificare. Per questo è fondamentale, chiedo al Primo Cittadino, avviare una concertazione continua con associazioni e comitati per rilanciare l’idea di sviluppo del patrimonio della IV municipalità con la possibilità così di dare risposte concrete ai cittadini”.