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In scena l’8 Novembre al teatro Vasquez di Siracusa lo spettacolo teatrale “Donna Viola” nato dalla fusione delle sensibilità di due donne, la scrittrice melillese di successo Tea Ranno, autrice del libro “Viola Foscari” e la regista siracusana Tatiana Alescio che ne ha curato la trasposizione teatrale. Protagonisti Anna Passanisi, Davide Sbrogiò, Giuliana Accolla, Alessandro Romano, Doriana La Fauci, Alessandro Burzotta, Giorgio Frontera, Mariavittoria Chimirri e con la partecipazione di Gino Astorina.

La locandina dello spettacolo

La locandina dello spettacolo

E’ la storia di una donna raccontata da due donne che insieme indagano in profondità l’universo femminile fino a toccare confini raramente esplorati, ma pur sempre reali anche se sottaciuti nel rispetto di schemi e convenzioni che a volte opprimono le libertà del cuore. Viola un fiore, una fragranza, ma soprattutto la forza dirompente della passione che si manifesta attraverso la bellezza di una donna vissuta negli anni ‘50. È il racconto delle pulsioni di un corpo che ha raggiunto l’apice della maturità femminilità. Tea Ranno, nel suo libro, ne ha raccontato la storia raccogliendo le confidenze sussurrate dalla gente di paese.

La vicenda è ambientata nella Sicilia di 60 anni fa.  Narra dell’innamoramento di una donna cinquantenne ancora bellissima, perfetta padrona di casa e madre di due figli, nei confronti di un ragazzo molto più giovane di lei, amico della fidanzata del figlio. Un intreccio emotivo in cui i sensi prevalgono sulla ragione e il desiderio giustifica ogni azzardo colmando un vuoto che la vita improvvisamente arriva a costruire: i figli ormai cresciuti e autonomi, il marito dedito al lavoro e alle sue occupazioni. La debolezza della routine che fa riassaporare antiche emozioni, il rossore per uno sguardo, la tenerezza di un abbraccio, che oltre ai due protagonisti coinvolge i parenti più stretti, il figlio, il marito, gli amici e il contesto sociale. Al centro un amore forse impossibile e senza futuro, ma diventato possibile e vero in quanto realmente vissuto.

Intervista di Sergio Molino alla regista Tatiana Alescio

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