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Strisce pedonali semicancellate, segnali di stop e dare precedenza inesistenti e linee continue praticamente sbiadite. La situazione legata alla segnaletica stradale orizzontale e, in alcuni casi, verticale a San Giovanni Galermo è veramente drammatica. “Come vice presidente della IV municipalità – spiega Giuseppe Zingaleraccogliendo le tante segnalazioni dei cittadini, ho richiesto urgenti interventi di manutenzione straordinaria all’amministrazione comunale. Lavori mai cominciati con il risultato che oggi in tutto il quartiere il rischio incidenti aumenta a dismisura. In molte zone la segnaletica orizzontale è addirittura sbagliata e questo non fa altro che creare grande confusione tra gli automobilisti. Un problema che genera non poche difficoltà al traffico dell’intero territorio e mette in pericolo l’incolumità dei pedoni ogni volta che devono attraversare la strada”.

“Eppure si tratta – continua Zingale – di interventi che non richiedono un grosso dispendio di risorse in termini di uomini e mezzi. Lavori che vanno concentrati in via Vigne Nuove, Piazza Grande, via della Montagna, piazza Chiesa Madre, via Kolbe, via Don Minzoni, via Allegria, via Calvario, via San Pietro Clarenza, Largo La Madonnina, via Macello, via Della Misericordia, via Battista, via Gravina, via Capricorno e molte- ma molte- altre strade ancora. I cittadini sono esasperati e si rivolgono a noi perché le municipalità sono le istituzioni più vicine alla gente. Il problema è che non possiamo fare altro che chiedere l’intervento all’amministrazione centrale. Risposte concrete che si fanno attendere da mesi. Non solo, gli operai comunali non hanno abbastanza vernice per operare radicalmente in tutta San Giovanni Galermo. Eventuali lavori a macchia di leopardo sarebbero perfettamente inutili perché non risolverebbero alla radice il problema. Dobbiamo aspettare allora che i cittadini si armino di vernice e pennello provvedendo loro a farsi la segnaletica stradale? Si tratta ovviamente di una provocazione che sottolinea, ancora una volta, l’emergenza che si vive in questa parte di Catania”. 

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