Riprendono stasera 22 Marzo, per poi concludersi il 26 nella Sagrestia lignea della barocca Chiesa di San Nicola l’Arena di Catania le repliche dello spettacolo “Solo andata”, mise en espace tratta dal romanzo in versi di Erri De Luca, edito da Feltrinelli nel 2014, opera di schietta intonazione epico-narrativa, in cui lo scrittore ripercorre appunto il viaggio di un gruppo di emigranti clandestini dall’Africa ai “porti del Nord”.
È il primo spettacolo della rassegna “Altrove: il teatro va in città”, che lo Stabile di Catania programma in luoghi simbolo del centro storico, con una scelta di testi che insistono su tematiche sociali e civili, come sottolinea il commissario straordinario Giorgio Pace. Il progetto, ideato dal regista Giovanni Anfuso, si articola in 5 appuntamenti. Una produzione Teatro Stabile di Catania, per la regia di Angelo D’Agosta, con i costumi di Riccardo Cappello, le coreografie di Amalia Borsellino, il disegno luci di Salvo Orlando, la direzione del coro affidata a Costanza Paternò. Nel giovane cast spicca l’attore Luigi Nicotra, che si è formato e diplomato alla Scuola d’Arte drammatica dello Stabile di Catania, intitolata ad Umberto Spadaro. Gli fa da corona un sestetto di talentuosi allievi provenienti dalla Scuola dello Stabile etneo e della Scuola del Teatro Naselli di Comiso: Giuseppe Aiello, Ornella Cerro, Leandra Gurrieri, Marianna Occhipinti, Edoardo Monteforte, Eleonora Sicurella.
Lo spettacolo sarà preceduta dalla proiezione delle fotografie in tema che Antonio Parrinello ha realizzato in questi anni nei suoi reportage sugli sbarchi clandestini. Nella sua intensa galleria risaltano soprattutto donne e madri, vittime e protagoniste di un dramma che spesso evolve in esiti tragici. Scatti d’autore quelli del fotografo e reporter catanese, collaboratore – lo ricordiamo – di importanti testate, come la Reuters, la storica agenzia che nel 2016 ha vinto il Premio Pulitzer per la sezione fotografica Breaking News, proprio grazie alle istantanee che raccontavano la crisi corale dei migranti in Europa.
Allo stesso modo “Solo andata” arieggia i cori dell’antica tragedia, che narrano gli avvenimenti (o vi alludono) e insieme li commentano, accompagnandoli con partecipazione anche quando il punto di vista è solo quello del testimone. Testo corale, dunque, che richiama per epicità il coro greco e così sarà inteso nella messa in scena diretta da Angelo D’Agosta, per meglio rappresentare l’atemporalità delle migrazioni.

Il regista Angelo D’Agosta (Ph. Sergio Perez per Officina Fotografica Catania)
“Non è un testo teatrale – evidenzia il regista – ma un poema dotato di forte propensione alla drammatizzazione. Ciò che fa di Erri De Luca uno degli autori più influenti in Italia è la sua capacità di mettere a fuoco, con un’immagine o un’espressione non scontata, la realtà cui allude e di mostrarcene l’insita valenza poetica. Ecco allora che il testo perde la sua temporalità e si trasforma nella testimonianza di tutti i viaggi dell’uomo nella sua storia: le migrazioni passate, presenti e future. Sostiene Chatwin in Anatomia dell’irrequietezza: “L’evoluzione ci ha voluto viaggiatori…siamo viaggiatori dalla nascita”. Mi piace citarlo perché molto mi aiuta a spiegare il pensiero che c’è dietro a questa mise en espace: l’intenzione di raccontare il viaggio dell’uomo in tutte le epoche. Raccontiamo la disperazione, le speranze, i sogni e le perdite, di chi parte. Metteremo in scena il rapporto degli uomini tra di loro e quello a volte sereno, a volte burrascoso con il divino, con La Nostra Signora delle Maree, che non a caso è presente, con nomi differenti, in tutte le religioni di chi va in mare”.
Le rappresentazioni avranno inizio alle ore 21. Posto unico euro 5. Info: www.teatrostabilecatania.it