Sabato 29, nella chiesa ospedaliera “Santa Marta” in salita Montevergine del quartiere Antico Corso, a cura del rettore sacerdote don Angelo Calluso, cappellano dei presidi ospedalieri “Santa Marta e Villermosa” e “Santo Bambino”, sarà celebrata solennemente celebrata la festa liturgica titolare di Santa Marta, sorella di Santa Maria e di San Lazzaro di Betania. Come vuole l’antica tradizione catanese, data la notevole affluenza di pellegrini provenienti da ogni parte della città metropolitana di Catania, dei quali molte donne d’ogni età con l’abitino votivo verde, saranno celebrate sante messe proprie della memoria liturgica con panegirico alle 7, 8, 9, 10, 17.30 e 18.30.
I devoti potranno venerare il simulacro processionale della santa ed ammirare le tavolette pitturate ex voto, la pala dell’altare maggiore “Resurrezione di Lazzaro”, olio su tela del pittore catanese sacerdote Francesco Gramignani Arezzi (seconda metà del secolo XVIII), e il quadro di Maria Santissima della Speranza, olio su tela di autore ignoto. Nella chiesa annessa all’ospedale fondato sulla carità cristiana dei catanesi -il cui nome originario, nel 1755, era “Marta, Maria Maddalena e Lazzaro”- nel passato otto “sacerdoti operai” eleggevano il rettore dell’ospedale, con carica annuale rinnovabile, e vi si celebravano le messe votive per i benefattori, la festa di Santa Marta, le Sante Quarantore e gli esercizi spirituali quaresimali per i malati e i loro familiari.