Non ha segnato Parisi e neanche Calil; ha segnato Curiale (che, così, ha raggiunto l’agognata “doppia cifra” ma che non può fermarsi) trasformando con morbido e preciso tocco una “verticalizzazione” eccelsa di Lodi. Non rimane che dire “Ciao, neh, signor Cutrufo”! In perenne competizione (polemica) con Lo Monaco… Sarà un fatto caratteriale; questo “tizio”, che si lamenta per la presunta inospitalità ricevuta (dopo avere replicato a Lo Monaco, che aveva replicato a lui, che aveva replicato… Ma comu non si siddiunu…), è lo stesso che non ha visto le oscenità messe in atto (e ampiamente documentate) dai suoi tifosi nelle partite precedenti e che, in un contesto “serio”, avrebbero meritato provvedimenti adeguati da parte dell’“ingiustizia”, e non solo da quella sportiva. È il padrone (“che non si diverte con i soldi altrui”) che “giustifica” con il proprio atteggiamento la TG regionale (che io non giustifico; non me ne vogliano gli artefici e i loro colleghi) quando presentava l’incontro prossimo venturo (mentre ancora lo era, cioè venerdì sera) dicendo che i siracusani erano attesi sul terreno degli «odiati cugini»! Io non odio neanche i palermitani, figuriamoci i siracusani (ciao, Roberto, fraterno amico aretuseo e “doppio” tifoso)! Espressioni del genere non aiutano a svelenire il clima.
Il “neh” che ho usato prima è, invece, riferito all’arbitro Scherri (che suono evocativo!) di Nichelino, località a due passi da Stupinigi, nella cintura torinese, che (coerentemente coadiuvato dalle due “campane” – segnalinee – campane) non mi è sembrato commendevole: mancano, infatti, un’infinità di ammonizioni da comminare ai ruvidi ospiti, sembrando – invece – eccessivo il giallo sventolato a Biagianti e poco convincenti alcuni dei troppi fuorigioco fischiati ai “nostri”. Tuttavia, sembra che – alla fine – questo signore porti bene…
Quella degli arbitri – come dico da una vita – è una “genia sui generis”; la fazione granata torinese, ad esempio, considera Gianluca Rocchi come la cipolla per gli occhi: «Ma, su tutto, impone la sua legge (la legge dell’ingiustizia) il solito Rocchi, insopportabile e prevenuto, chiaramente malevolo. Questo arbitro così irritante e sempre portato nel decidere a senso unico, dopo già una valanga di arbitraggi clamorosamente penalizzanti contro il Toro (e non solo nei derby), confeziona infatti un’altra prestazione da 3 in pagella»; e se lo dice “Tuttosport” (http://www.tuttosport.com/news/calcio/serie-a/2018/02/03-37928447/lo_scandaloso_arbitro_rocchi_ferma_di_nuovo_il_torino_1-1_in_casa_sampdoria/?cookieAccept)… Si tratta di una nostra vecchia conoscenza ed è lo stesso individuo “decisivo” in Juventus-Atalanta di Coppa Italia (rigore giudicato “molto generoso”, ovviamente in favore della “immiruta” e semplice ammonizione per il “giustiziere” – ne sa qualcosa Bergessio – Chiellini, invece dell’espulsione)…
Non ho condiviso i fischi a Caetano Calil. Non è stato lui a scegliere di andarsene e, quando l’ha fatto, è stato un sollievo per la dirigenza e per le casse etnee. Sarebbe dovuto andare a Dubai o in Cina? Da professionista merita rispetto come lo merita l’intera colonia di nativi catanesi o ex che fanno forte il Siracusa e altre squadre.
La vittoria attesa è arrivata ma ancora c’è tanto da fare, giacché le altre (siciliane e non) ogni volta che lo incontrano fanno il solletico al Lecce, mentre con il Catania serrano il coltello fra i denti. Sarà proprio il Siracusa (che aveva ridicolizzato il tronfio Monopoli) a decidere come far passare la Pasqua ai salentini e non dico cosa prevedo, concentrato – come sono – nei miei pensieri riguardo al fatto che, dopo le scampagnate al Massimino (durate sino ad ora) la Sicula Leonzio riavrà la disponibilità del proprio impianto per giocare proprio – toh! – con il Catania…
Parliamo d’altro; forse è meglio! Ad esempio, delle elezioni per il Parlamento appena svolte… O, forse, è il caso di chiuderla qui… per adesso…
Salvo Nicotra si è occupato di così tante cose da sentirsi – talora – come uno che non ha concluso niente (lo diceva anche Luigi Tenco ma lui era un grande!)… Laurea in Lettere all’Università di Torino con tesi in Storia del Teatro (più precisamente, sull’attualità dell’Opera dei Pupi; Antonio Attisani, relatore; Alfonso Cipolla, correlatore), regista teatrale, uomo di cultura e di sport, ha collaborato sin dalla (lontana) giovinezza e collabora – nella “maggiore età” – con varie testate giornalistiche; nella “precedente vita” è stato lavoratore pubblico e dirigente sindacale.