Cronaca

Un esame critico dei diversi aspetti della realtà cittadina: politiche per il lavoro e formazione professionale, turismo, città metropolitana e area industriale, politiche abitative, periferie, infrastrutture, trasporti locali e mobilità sostenibile, comuni e municipalità, servizi comunali. Eliminare le cause di ingiustizia e degrado sociale, economico e ambientale richiede capacità progettuale, con la fondata speranza che i percorsi di democrazia partecipativa possano contribuire a migliorare le condizioni di vita delle comunità e a costruire insieme il bene comune.

Questi sono alcuni dei principali spunti, legati all’argomento trattato nell’ultima giornata sociale diocesana, che  sono stati rilanciati nel convegno tenuto nel salone dei vescovi dell’Arcivescovado, a cura dell’Ufficio diocesano problemi sociali e lavoro, dal tema “Costruiamo insieme la città-comunità”, in occasione della “Via Crucis di Gesù, Via Crucis del lavoratore”.

Ad introdurre l’incontro è stato il direttore, sacerdote Piero Sapienza, il quale ha spiegato come dall’elaborazione delle proposte elaborate dai 6 gruppi di studio della 13^ Giornata sociale di novembre sia scaturito un documento preparato dalla Commissione dell’Ufficio che potrà essere la base per un confronto con coloro che si candideranno nelle prossime scadenze elettorali per amministrare la nostra città, nell’ottica della “democrazia partecipativa”, ovvero deliberativa, con la quale si arriva alle decisioni importanti, coinvolgendo tutte le parti in causa attraverso il dialogo. “L’approccio cooperativo -ha precisato il prof. Sapienza- caratterizza la democrazia partecipativa…La soluzione dei problemi pubblici…richiede il passaggio dalla gerarchia alla rete. Il che postula una eguaglianza articolata fra tutti coloro che sono chiamati a realizzare l’azione comune. In tal modo la persona diventa protagonista dei modi in cui i suoi bisogni sono soddisfatti…E qui entra ancorai principio di responsabilità, la motivazione del dono e quindi la carità, con la conseguente uscita dall’individualismo”. Inoltre, “il principio di sussidiarietà va mantenuto strettamente connesso con il principio di solidarietà e viceversa, perché se la sussidiarietà senza la solidarietà scade nel particolarismo sociale, è altrettanto vero che la solidarietà senza la sussidiarietà scade nell’assistenzialismo che umilia il portatore del bisogno”.

E’ seguita la presentazione del documento programmatico, illustrato ai numerosi partecipanti dal dott. Antonio Inserra e articolato in 6 gruppi di decine di proposte per la Città-Comunità, come riavviare i corsi di formazione professionale; elaborare un piano industriale che rilanci l’economia del comune avendo come ambiti di eccellenza quello agricolo e quello turistico/culturale; sviluppare piani di marketing territoriale; promuovere aree commerciali (vie Monfalcone ed Etnea, zona Barriera) integrate con infrastrutture; progettare aree dedicate alle abilità artigianali e manifatturiere; promuovere nelle sedi scolastiche e accademiche una nuova cultura del lavoro per stimolare la mentalità cooperativa e l’imprenditorialità; istituire la figura del consulente storico della città; prevedere un Centro Direzionale che consenta il coordinamento delle attività; rivedere il piano regolatore delle aree industriali e commerciali; limitare il consumo di suolo con il recupero del patrimonio edilizio esistente; cambiare la destinazione d’uso e riqualificare a fini abitativi grandi aree per destinarle anche ad interventi in emergenza per senzatetto, migranti, richiedenti asilo; riqualificare i quartieri; recuperare gli edifici abbandonati (come il Palazzo di cemento e il Teatro Moncada a Librino); istituire sedi decentrate di Polizia locale per il controllo del territorio; istituire una Autorità dei trasporti che consenta di completare la rete del trasporto locale su ferro per assicurare il collegamento tra ferrovia, stazione bus, porto e aeroporto, ecc..

Sono intervenuti anche tre sindacalisti: i segretari generali Maurizio Attanasio per CISL, Enza Meli per UIL. Giovanni Musumeci per UGL che hanno commentato il documento e condiviso l'<appello> di cittadinanza attiva lanciato a conclusione: la lotta contro la disuguaglianza e la povertà, lo sviluppo armonico delle periferie, la tutela del territorio e dell’ambiente, stimolare occasioni lavoro hanno bisogno di un impegno condiviso fra generazioni con l’obiettivo di attuare il bene comune anche con un “monitoraggio” post elettorale, per verificare l’attuazione dei programmi e denunciare le inadempienze. L’arcivescovo mons. Salvatore Gristina ha concluso l’incontro con l’apprezzare il documento ed incoraggiare i presenti a diffonderlo e a farne oggetto di dialogo per le prossime elezioni. Successivamente il metropolita in Cattedrale, ha presieduto il toccante momento di preghiera comunitaria della “Via Crucis di Gesù, Via Crucis del Lavoratore”.

Antonino Blandini

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