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Una struttura completamente abbandonata luogo di ritrovo per chiunque voglia vandalizzare o distruggere. E’ questa la situazione in cui versa l’immobile di via Merlino nel territorio di Cibali. Una struttura che potrebbe essere messa a disposizione del quartiere per farne un centro di aggregazione o socializzazione. Invece, il totale disinteresse di questa amministrazione comunale, ha portato l’area ad essere una discarica abusiva, una pattumiera  aperto e l’ennesima ferita aperta nel cuore di un territorio che avrebbe bisogno di risorse e non di incompiute. Per queste ragioni Erio Buceti, consigliere della municipalità di “Cibali-Trappeto Nord-San Giovanni Galermo”, chiede alle istituzioni di mettere in modo tutti quei processi atti a recuperare la struttura e consegnarla alle parrocchie o agli enti “no profit” che operano nel sociale. Nel quartiere molti non conoscono l’esistenza di questa struttura perché da via Merlino non si riesce a vedere. Si può accedere all’impianto solo attraverso alcuni garage inutilizzati e con la saracinesca abbassata da tempo. I residenti delle palazzine circostanti, però, sottolineano che questo edificio è vittima di un sistematico saccheggio. La villa rappresenta un pezzo di storia della città e non può più essere lasciata in queste condizioni: circondata pure da una giungla di erbacce che, nel periodo estivo, rischiano di prendere fuoco alla minima scintilla. Inoltre dal giardino fino al tetto, passando dalle sale interne, c’è un notevole lavoro da eseguire. Opere che vanno estese pure alle vicine botteghe di proprietà comunale. Senza una programmazione seria e precisa è impensabile perfino che l’area possa interessare ai privati che vogliono investire sul territorio. “Ho già avanzato – spiega Bucetila proposta di creare all’interno dell’immobile un centro sociale, un’aula studio o una biblioteca. Idee che potrebbero diventare realtà anche attraverso l’utilizzo di fondi europei”. 

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