Come prima tappa di “Altrove“, la rassegna itinerante di nuova drammaturgia promossa dal Teatro Stabile di Catania è andata in scena al Coro di notte del Monastero dei Benedettini lo scorso fine settimana (repliche il 4, 5 e 6 Maggio) la prima nazionale “La rondine (La canzone di Marta)” del drammaturgo catalano Guillem Clua, ispirata all’attacco terrorista consumato nel giugno del 2016 nel Bar Pulse di Orlando, in Florida dove morirono 49 omosessuali, uccisi semplicemente perché si trovavano nel locale, notoriamente frequentato da avventori gay.

Luigi Tabita, Francesco Randazzo e Lucia Sardo (Ph. Antonio Parrinello)
Il testo è molto profondo e lo spettacolo – con la raffinata e misurata regia di Francesco Randazzo – viaggia su due binari: la denuncia e l’appello contro l’omofobia e l’intolleranza di ogni genere, contro l’odio cieco che fa strage di innocenti. Clua, autore tra i più innovativi e interessanti della scena internazionale, va oltre il folle attentato nel Bar Pulse di Orlando, ricordando anche le tragedie del Bataclán di Parigi, del lungomare di Nizza, delle Ramblas di Barcellona. “Tutti siamo noi, – si legge nelle note al testo – perché davanti ad un attacco indiscriminato tutti siamo vittime e tutti ci troviamo allo stesso bivio: odio o amore. Il nostro mondo dipenderà dalla direzione che prenderemo”.
La traduzione è di Martina Vannucci, l’adattamento di Pino Tierno, le musiche sono di Massimiliano Pace, i costumi di Riccardo di Cappello, le luci di Salvo Orlando. In scena Lucia Sardo (Marta) e Luigi Tabita (Matteo).
In un impianto scenografico accattivante, curato dal regista (l’interno della casa di Marta con tanto di pianoforte e mobili coperti da lenzuola bianche), si sviluppa la vicenda che vede incontrarsi e scontrarsi Marta, la severa maestra di canto e Matteo l’amico sconosciuto del figlio morto. Matteo vuole migliorare la propria tecnica vocale per cantare ad una commemorazione per la madre scomparsa e quindi si reca a casa di Marta. La canzone scelta – “La rondine”- ha uno speciale significato per lui e anche per la donna. Pian piano i due personaggi svelano dettagli del loro passato e presto emerge una dura e triste verità che li fa scontrare e riflettere sulle proprie identità, sull’accettazione della perdita, sulla fragilità dell’amore. La mamma di Dany non sapeva niente di lui e della sua vita e aveva sempre rifiutato l’idea che il figlio fosse gay. “Cos’è che ci rende umani?”, “Cosa credi definisca realmente la nostra umanità?” si chiedono in scena i due protagonisti. Ma dopo le tensioni i due si scoprono solidali ed i loro destini finiscono per congiungersi nel nome di Dany, uniti in un canto alla vita condiviso, grazie anche alla canzone “La rondine” che finisce sempre per tornare…

I due protagonisti in scena (Ph. Antonio Parrinello)
Atto unico davvero raffinato e forte allo stesso tempo, emozionante che narra una storia incentrata sull’importanza dell’amore, ma anche sulla sincerità, sull’accettazione dell’altro nella sua verità, spettacolo che, in circa 80′, attraverso la scrittura coinvolgente di Guillem Clua induce attori e pubblico ad indagare sulle proprie contraddizioni ricercando magari, attraverso le emozioni, le ragioni per diventare migliori di quelli che siamo oggi.
“La Rondine” invita, quindi, a riflettere per tentare di comprendere l’assurdità dell’orrore, le conseguenze dell’odio e la fragilità dell’amore nei rapporti umani. Ben compenetrati nei loro ruoli ed estremamente convincenti i due attori, Lucia Sardo (madre e insegnante di musica colpita nell’affetto più grande) e Luigi Tabita (Matteo, l’amico e compagno del figlio della donna) che, con la loro interpretazione, hanno ricevuto alla fine dal pubblico ripetuti e convinti applausi.
Lo spettacolo sarà ancora in scena al Coro di notte del Monastero dei Benedettini la prossima settimana da venerdì 4 a domenica 6 Maggio e nella prossima stagione l’allestimento farà tappa a Roma, Napoli, Trieste, Brescia, Palermo, a conferma della rilevanza e risonanza della rassegna “Altrove”.

Ancora i due due protagonisti (Ph. Antonio Parrinello)
SchedaLa rondine (La canzone di Marta)
di Guillem Clua
Prima nazionale
Traduzione di Martina Vannucci
Adattamento di Pino Tierno
con Lucia Sardo e Luigi Tabita
Regia, ideazione scenica e video Francesco Randazzo
Assistente volontario alla regia Sebastiano Sardo
Costumi di Riccardo Cappello
Musiche originali di Massimiliano Pace
Luci di Salvo Orlando
Produzione Teatro Stabile -Catania – in collaborazione con il FAI
Coro di notte Monastero dei Benedettini – 26-29 Aprile e 4-6 Maggio 2018
Rassegna Altrove 2018 – Visioni di teatro contemporaneo
Foto di Antonio Parrinello