E’ un giorno triste oggi per il sottoscritto, ma soprattutto per la Catania teatrale, per il Teatro siciliano e per la cultura in generale. Alle soglie dei cento anni (li avrebbe compiuti proprio il prossimo 16 Giugno) ci ha lasciati Mauro Longo, catanese d’adozione ma “siracusano doc”, medico, giornalista, scrittore, drammaturgo, ma soprattutto storico del teatro. Con la scomparsa di Mauro Longo ci lascia un uomo semplice, sempre disponibile ed animato dalla voglia di scrivere, di sapere, di comunicare agli altri ed ai posteri quanto ha lui stesso, nella sua vita, appreso, rielaborato, soprattutto nel mondo teatrale e proposto agli appassionati nelle sue tante pubblicazioni che ricordiamo per la caratteristica copertina rossa. Un “gentleman”, con il solito piglio brillante, i suoi tratti signorili, il suo rassicurante e sincero sorriso, la sua continua curiosità nel voler conoscere e soprattutto con la sua immensa passione per la scrittura e la voglia di tramandare, attraverso i suoi scritti, a chi verrà dopo, il suo enorme bagaglio di conoscenza, di fatti, di avvenimenti, che riguardano il teatro, soprattutto di casa nostra.

Con la sua fedele macchina da scrivere qualche anno fa..
Nel suo percorso di “infaticabile reporter del teatro siciliano”, Mauro Longo si è dedicato, “in toto”, alla ricostruzione storica degli ultimi cinquant’anni del teatro catanese, una cronistoria del teatro di prosa inteso a trecentosessanta gradi, con, accanto ai reportage sulle realtà maggiori, profili sulle compagnie di teatro amatoriale e per quelle che si potrebbero definire “alternative”.
Ricordo ancora, come se fosse ieri, quando ci siamo conosciuti nei primi anni Novanta ed è scattata subito una simpatia, una stima, un affetto reciproco che è andato avanti negli anni. Si è creata una vera amicizia che mi ha visto collaborare con lui, averlo – con grande soddisfazione – tra i miei redattori in varie riviste, dispensandomi sempre insegnamenti e perle di saggezza. Negli ultimi anni, nonostante i suoi problemi di salute aveva continuato a leggere, ad essere curioso, secondo la sua natura ed aveva anche voluto pubblicare – con il mio modesto contributo – nel 2014 “Riflessioni dopo Teatro” (148 pagine con una serie di recensioni di spettacoli cui aveva assistito) e nel 2015 “Teatro a Catania (dal 2013 al 2015), un volumetto di circa 34 pagine con acute riflessioni teatrali ed una ricca fototeca alla fine.

Mauro Longo ed il suo sorriso
Negli ultimi anni ci sentivamo sporadicamente, lui cercava sempre di tenersi informato, a volte mi telefonava per qualche curiosità e debbo dire che negli ultimi mesi, anche per i problemi, le incombenze mie e che accompagnano purtroppo la vita di tutti i giorni di ognuno di noi, non ci eravamo più sentiti, anche se siamo sempre vissuti ad un tiro di schioppo. Il fatto di aver appreso oggi della sua scomparsa mi ha messo addosso tanta tristezza, mi sento privato di un amico e di chi mi ha insegnato tanto con le sue parole, con la sua pacatezza ed il suo sorriso sempre radioso e rassicurante. In una giornata sicuramente triste per me, per tanti altri amici che lo stimavano e rispettavano e per i suoi più intimi familiari, vorrei porgere le mie più sentite condoglianze e quelle della redazione di “Cronaca Oggi Quotidiano” alla moglie Maria, alle figlie Cristina e Claudia, al genero Ezio ed ai gemelli Eleonora e Leonardo. La città e noi tutti, il teatro catanese e siciliano, abbiamo sicuramente perso un valido studioso, un medico eccellente ma soprattutto un amico curioso, intelligente, premuroso e disponibile – in ogni momento – con tutti.
Ciao Mauro, un abbraccio ed un grazie grandissimo. Ed ovunque tu sia in questo momento – a prescindere da qualsiasi cosa – la nostra stima e le nostre divertenti chiacchierate di teatro e non solo continueranno sempre e saranno accompagnate all’infinito e per l’eternità da un sincero sorriso. Ciao Mauro, conoscerti e frequentarti è stato davvero un onore ed un piacere…

Al centro Mauro Longo, con Salvatore Boccafoschi, Antonello Puglisi ed altri attori
Mauro Longo, biografia
Laureato in Scienze Politiche e Sociali e in Medicina e Chirurgia, Mauro Longo è nato a Siracusa ma è catanese d’adozione. Ha vissuto una lunga professionalità di Medico e di Pubblicista, per cui lascia 6 raccolte di Racconti come Narratore, per un totale di 109 novelle; 35 Commedie, delle quali 8 sono atti unici per le Scuole; 12 Cronistoria del Teatro di Catania, dal dopoguerra al 2010. Ebbe una penna prolifica, ma non risparmiò fatica alla professione di Medico mutualista fino alla pensione, perché l’esercitò in totale cristiana abnegazione e nel rispetto sacrosanto della vita di quanti l’affidavano alla sua valentia professionale.
Culturalmente, il nome di Longo è inscritto di diritto nel dizionario di Autori contemporanei italiani del secondo dopoguerra, tra quanti “scandagliano il mistero dell’animo attraverso la riflessione psicologica”. Dal 1984 è inoltre insignito del titolo di “Accademico di merito all’Accademia Culturale di Europa nel campo delle Lettere e della Critica d’Arte”.
Idealmente gli fu Maestro, nelle due professionalità il drammaturgo e medico russo Anton Cechov, perché nei racconti e nei copioni teatrali vi specchia in profondità una concezione amara e di sfiducia dell’uomo, per cui disegna figure e situazioni con estrema perspicacia, li passa al vaglio psicologico e per un suo lievito culturale di grecista, ne espone la riflessione per non apparire moralista.
Il critico – scrittore Giuseppe Aprile scrisse di Longo che “è un ritrattista della quotidianità pietoso nel ridurre all’essenza la trama di un racconto o di teatro, dopo averlo però svuotata di pregiudizi”. Lo rassicura cioè il sottinteso che è nella novella o nella recita, di volere un mondo socialmente vivibile.
Riconoscimenti
1969 – Primo premio Ariccia alla commedia “Un lavoro pulito”.
1969 – Vincitore decimo concorso naz. Roma – Cirlas alla commedia “E siate una carne sola”.
1979 – Premio internazionale Scena Illustrata – Fermo Meloni per la Narrativa
1981 – Targa Udine Teatro Ora Zero per la commedia “Il quadrato”.
1982 – Premio Mediterraneo a Malta per l’attività di commediografo e letterato.
1984 – Targa d’argento ad Ancona per il racconto “Diverbia”.
1986 – Premio Etna d’Oro del Ministero Turismo e Spettacolo per il Teatro.
1988 – Premio Scena perché benemerito del teatro amatoriale.
1998 – Premio una vita per il teatro sicialano
1999 – Premio Capuana (Acireale – CT) al 160° della nascita dell’autore mineota.
2000 – Premio letterario delle Isole, dell’Università della Corsica.
2007 – Premio Martoglio, letterario teatrale, a Priolo (SR).
2010 – Premio De Curtis alla carriera teatrale e al valore sociale della commedia “U parcheggiu”.