Sarebbe stato bello concentrarsi sul ghiotto appuntamento di Coppa Italia con il Verona al “Massimino” e parlare di solo calcio. Invece…
Un intervento di perfetta orologeria – per non definirlo “a gamba tesa” – può considerarsi quello del Presidente del Collegio Garanzia dello Sport, Franco Frattini (Roma, 14 marzo 1957) con il comunicato ufficiale del 10 agosto 2018 (cfr: https://www.coni.it/it/news-attivita-istituzionali/148-collegio-di-garanzia/15310-accolta-istanza-cautelare-richiesta-da-ternana,-pro-vercelli,-robur-siena,-decisione-il-7-settembre.html) con cui «…ha accolto l’istanza cautelare invocata e, per l’effetto, ha sospeso l’esecutività della decisione impugnata fino alla data della camera di consiglio per la decisione collegiale sulla istanza cautelare con l’abbinamento al merito, che si terrà in data 7 settembre, a partire dalle ore 12.00».

L’A.d. del Catania Pietro Lo Monaco
Quando nel precedente intervento parlavo di miscela – insalubre – tra poteri (politica, affari e calcio) non credo di essermi spinto troppo lontano. Il personaggio in questione è proprio Lui, il “pluridecorato berlusconiano”, romano (precisazione non peregrina, dopo le asserzioni collegate all’intervento di Lo Monaco) come certi altri personaggi, che te li ritrovi sempre fra i piedi. La deliberazione può avere conseguenze molteplici. Certamente, quella che appare più lampante (anche in considerazione dei tempi) è che sia un “assist” a chi vuole il male del Novara (e, di più, forse quello del Catania) e che (forse sì, forse no) potrebbe “fottere” anche gli altri, se prevalesse (ma, a questo punto, mi sembra tutto preordinato verso il contrario) con il “taglio del nodo gordiano” (Serie B senza “ripescaggi”).
Comunque, non risolve la questione e innesca altri meccanismi. Intanto, indica la data (7 settembre; fra più di venti giorni) del giudizio di merito. Il che dovrebbe comportare una condizione di stallo. Ma sarà proprio questo l’effetto della “sospensione dell’esecutività” della decisione di TFN e CFA? Il riferimento a una “mente arguta” (e, aggiungo io, “colorata”) non appare infondato. Altro che! Circola, a tal proposito, ed è “mormorato” il nome di un altro romano di pochi mesi più giovane dell’ex ministro; per noi catanesi rileva anche la concomitanza del suo essere compagno di partito del nostro sindaco, mio compagno di Tribuna B da non so quanto.
Risulta così spiegabile anche il passo indietro di Robur (Siena), Ternana e Pro Vercelli riguardo alla conferenza stampa di qualche ora prima a Roma. Considerando, tuttavia, il fatto che la FIGC non ha ancora receduto dalla determinazione di un B a 22, questa “frattinata” potrebbe nascondere (e neanche tanto) l’intendo di estromette solo Novara e Catania (in quanto uniche interessate dalle sentenze di TFN e CFA). Anche in questo caso con le conseguenti immancabili code: se la Lega B confermasse la pubblicazione (lunedì 13 agosto) del calendario, partirebbe immediatamente il ricorso al TAR del Lazio da parte del Catania che chiederebbe, in primis, il blocco del torneo almeno fino al 7 settembre.
È comprensibile – per quanto rimangano intatte, come in altra sede indicate, le obiezioni circa l’eticità del ricorrente – che esulti la proprietà (l’università per corrispondenza o quasi) della Ternana: “Questa è la prima goccia di giustizia ottenuta”; il paesino in questione se ne intende di liquidi falsi: le sue pur spettacolari cascate sono artificiali e fruibili “a comando”. Fatto sta che il Catania neanche questa volta può evitare il ricorso agli avvocati.
Ma quanti aspiranti necrofagi! Sul cielo spalancano le ali troppi avvoltoi e sulla terra sono acquattate tante iene; siccome “ride bene chi ride ultimo”, noi – in questa classifica – speriamo di essere gli ultimi.
Tra i commenti all’ipotesi (perché tale è sinora) della Serie B a diciannove squadre, c’è quello di Liverani (Lecce): «…Il nuovo format mi piace e finalmente si lascia la parola al campo. Bisognava dare un segnale forte per far capire che le categorie si conquistano durante la stagione» (cfr: «https://www.tuttomercatoweb.com/catania/?action=read&idtmw=1144473»); al “tizio” (che ha perso l’occasione di tacere) si può rispondere con una domanda retorica: «come hai fatto tu col tuo Lecce?».
Che dire sulla partita di domani (domenica)? Che ce l’hanno avvelenata? Speriamo proprio di no; che sia una risposta, appunto, sul campo! Non viziata da interferenza alcuna.

Salvo Nicotra
Salvo Nicotra si è occupato di così tante cose da sentirsi – talora – come uno che non ha concluso niente (lo diceva anche Luigi Tenco ma lui era un grande!)… Laurea in Lettere all’Università di Torino con tesi in Storia del Teatro (più precisamente, sull’attualità dell’Opera dei Pupi; Antonio Attisani, relatore; Alfonso Cipolla, correlatore), regista teatrale, uomo di cultura e di sport, ha collaborato sin dalla (lontana) giovinezza e collabora – nella “maggiore età” – con varie testate giornalistiche; nella “precedente vita” è stato lavoratore pubblico e dirigente sindacale.