“La competitività internazionale delle aziende che operano nel distretto della Lava dell’Etna e la stessa sopravvivenza dell’intero distretto produttivo dipendono da un’attenta politica di tutela e supporto che punti alla creazione di una Zona Economica Speciale (ZES) oltre che all’istituzione di un vero e proprio ‘marchio di qualità’, che attesti la provenienza della pietra lavica”.
Lo ha detto il parlamentare regionale del PD Anthony Barbagallo nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta oggi a Catania, organizzata insieme con il presidente di Confcommercio Catania Riccardo Galimberti Pietro Agen ed il vicepresidente Pietro Agen.

Antony Barbagallo
“Il comparto produttivo della pietra lavica dell’Etna – ha aggiunto Barbagallo – rischia di restare stritolato dalla crisi delle esportazioni, oltre che dalla ‘concorrenza sleale’ attuata da chi, in questi anni, ha introdotto sul mercato prodotti di qualità nettamente inferiore a prezzi più bassi. Introdurre norme di salvaguardia che impongano la necessità di una prima lavorazione all’interno dei confini regionali esportando un semilavorato coperto da marchio di qualità che ne certifichi la provenienza, può essere un meccanismo ideale per la valorizzazione e la tutela di una specificità territoriale unica, che può diventare volano di sviluppo per la nostra economia”.