Rinnovato il consiglio direttivo dell’As.Com – Confcommercio Acireale. Presidente è stato riconfermato, per il secondo mandato, l’imprenditore Mario Russo mentre il Consiglio Direttivo è costituito da Daniela Pavone, Rosario Cannavò, Dante Pasquini, Gianfranco Cavallaro, Giovanni Di Mauro, Carmelo Ficili, Gianluca Guarrera ed Angelo Leonardi
“Sono veramente soddisfatto ed onorato della partecipazione dei colleghi – afferma il Presidente Mario Russo – che nel corso della mattinata hanno lasciato le loro attività per darci il mandato a rappresentarli. Siamo onorati ma sentiamo anche il peso della responsabilità di cui ci facciamo carico. Acireale ha bisogno di una scossa, necessita di impegno straordinario per mettere a sistema quelle potenzialità sino ad oggi latenti o addirittura mortificate. Il nostro è un direttivo fatto da commercianti e professionisti che hanno una storia imprenditoriale importante in Città, che conoscono il territorio e le sue dinamiche. Dobbiamo certamente affrontare i problemi del quotidiano ma abbiamo principalmente il dovere di rifarci ai grandi temi del territorio che potrebbero seriamente determinare un cambio di rotta che la città aspetta da tempo. In tal senso vogliamo essere a fianco dell’amministrazione Alì in modo propositivo e con essa stabilire un cronoprogramma per andare oltre le emergenze del quotidiano”.
Nella città dei cento campanili sono ancora troppe le ferite aperte, le promesse disilluse, le potenzialità inespresse. Il lavoro da fare è tanto e da via Marzulli potrà arrivare un forte impulso sui grandi temi.
“In campagna elettorale abbiamo lanciato una serie di proposte – afferma il vice direttore provinciale Francesco Sorbello – che sono state accolte dai candidati. Ora è arrivato il momento di dare seguito alle parole. Portare il maggior numero di uffici comunale al centro città è una prima questione, così come sarà necessario fare il punto sull’utilizzo di alcune aree risorsa: struttura parcheggio multipiano interrata, con multifunzioni, in piazza Cappuccini; stabilimento industriale dismesso della Acque Pozzillo e privatizzazione Terme. Questi rappresentano alcuni dei punti nodali sui quali si dovrà correre, su cui faremo un monitoraggio pressoché quotidiano. La rivoluzione acese parte proprio da queste aree risorsa”.