L’U.C.S.I. – l’Unione Cattolica Stampa Italiana – ha compiuto 60 anni! La celebrazione dell’importante traguardo di vita, dalla sua costituzione nel 1959, ha avuto, martedì 26 marzo, a Palermo, una prestigiosa cornice nella sala “Piersanti Mattarella” del Palazzo dei Normanni, sede dell’Assemblea Regionale Siciliana, il più antico Parlamento del mondo.
L’U.C.S.I. Sicilia, con il suo presidente Domenico Interdonato, ha ripercorso il cammino di questi sessant’anni in Sicilia, coadiuvato dal presidente del Collegio Nazionale dei Garanti Ucsi Salvatore Catanese per le restanti regioni italiane, che si è concretizzato in un crescendo di adesioni di soci e di attività da parte delle singole sezioni provinciali per un impegno di “giornalismo cattolico”, improntato alla qualità dell’informazione e alla crescita dei valori della persona e della società.
A portare i saluti del presidente nazionale Vania De Luca è stato, in apertura dell’evento celebrativo, il consigliere nazionale Gaetano Rizzo che ha ribadito l’impegno dell’Ucsi per una informazione rispettosa delle posizioni altrui, a sostegno di una professione consapevole, competente e responsabile in grado di contrastare il mondo giornalistico autoreferenziale ed asservito ai poteri forti.
Ospiti della Fondazione Federico II e del suo direttore generale Patrizia Monterosso, i giornalisti presenti per il corso di formazione accreditato dall’Ordine dei Giornalisti di Sicilia dal titolo “Raccontare le città”, hanno così preso parte ai lavori della giornata e alla visita – con una guida d’eccezione, lo storico Giovan Battista Scaduto (lo stesso che ha accompagnato il presidente della Cina Xi Jinping nella recentissima visita a Palermo) – delle sale del Palazzo Reale, della stupefacente Cappella Palatina, “esempio unico di multiculturalità”, e della mostra “Rosalia eris in peste patrona” (aperta fino al 5 maggio p.v.).
Particolarmente apprezzata la relazione della giornalista Donatella Trotta (che scrive per il quotidiano Il Mattino di Napoli), vicepresidente nazionale dell’UCSI, che ha trattato specificatamente il tema del corso sottolineando che le città non devono essere considerate solamente come luoghi fisici, in quanto hanno anche un’anima, da raccontare, con linguaggi e sguardi e fonti e punti di vista che partono dalla persona.
L’intervento della Trotta, molto apprezzato dal pubblico e già ampiamente trattato sull’ultimo numero di Desk, la rivista dell’Ucsi, monotematica, sul tema “Raccontare la città” si è concluso con la citazione di Simone Weil: “Al di sopra delle Istituzioni, destinate a tutelare il diritto, le persone, le libertà democratiche, bisogna inventarne altre, destinate a discernere e a eliminare tuto ciò che nella vita contemporanea schiaccia le anime sotto il peso dell’ingiustizia, della menzogna, della bassezza. Bisogna inventarle, perché sono sconosciute, ed è impossibile dubitare che siano indispensabili” e con quella sull’esperienza della Rete delle Città Vicine, nata a Scoglitti (RG) nel 2000 su iniziativa dell’associazione femminile Città Felice di Catania per “metter al centro dei propri desideri, della propria cura e della propria creatività – scrive una delle due fondatrici dell’associazione Anna Di Salvo – la città in quasi tutti i suoi aspetti: rapporti e legami, convivenze, architettura, arte, spazi, viabilità, economia, spiritualità, salute, istruzione, legalità…”.
Come da programma anche gli interventi di Maria Pia Farinella, consigliere regionale dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, e di Giancarlo Macaluso della Giunta Esecutiva dell’Assostampa Sicilia. Presenti al corso, fortemente voluto dal presidente Interdonato per il 60° dell’Ucsi ed organizzato in sinergia con l’Ordine dei Giornalisti di Sicilia e l’Assostampa Sicilia, con il patrocinio dell’Assemblea Regionale Siciliana e dalla Fondazione Federico II di Palermo, anche i presidenti dell’Ucsi di Palermo, Michelagelo Nasca, e dell’Ucsi di Catania, Giuseppe Adernò e una rappresentanza di studenti liceali del capoluogo.
Vincenzo Caruso