Lo scorso venerdì nella sala del Teatro Verga, alla presenza del presidente Carlo Saggio, della vicepresidente Lina Scalisi e del direttore Laura Sicignano è stata presentata la stagione 2019-2020 dello “Stabile” di Catania. Il cartellone, composto da 20 spettacoli (13 titoli in abbonamento e 7 fuori abbonamento), è stato chiamato “Meravigliosi inganni”.

Laura Sicignano (Ph. Antonio Parrinello)
“A teatro accettiamo di essere ingannati come i bambini che giocano al facciamo finta che io ero – ha sottolineato il direttore dello “Stabile” Laura Sicignano, elencando i titoli del ricco cartellone- e sarà una stagione dedicata a bambini dai 5 ai 100 anni che vogliono meravigliarsi e non farsi ingannare dalle ingannevoli meraviglie del mercato e della propaganda”.
Il presidente Saggio e la vice Scalisi hanno ribadito “l’importanza dell’ente teatrale catanese per la città e di come si è passati da uno stato preoccupante di crisi all’obiettivo, più vicino, della stabilizzazione. Quello 2019-2020 appare un cartellone aperto alle questioni sociali, divenendo tramite di conoscenza per le giovani generazioni ed aprendo lo sguardo verso più ampi orizzonti che sostanzialmente sono coerenti con le nostre tradizioni”.

Gabriele Lavia e Nellina Laganà in “I Giganti della montagna”
I 13 spettacoli in abbonamento sono: “Antigone” di Sofocle, con la regia di Laura Sicignano, interpretato da Sebastiano Lo Monaco (presente alla conferenza stampa) che inaugurerà il prossimo 15 Ottobre la stagione; “Lu cori non ‘nvecchia”, omaggio all’opera di Nino Martoglio con testi e regia di Enzo Vetrano e Stefano Randisi; “L’onore perduto di Katharina Blum” nell’adattamento di Letizia Russo e la regia di Franco Però; “L’uomo dal fiore in bocca” di Luigi Pirandello, con Vincenzo Pirrotta nella veste di regista, autore e protagonista con un completamento dell’opera in un epilogo di sette movimenti dal titolo “Nella mia carne”, “La donna leopardo” di Alberto Moravia, adattamento e regia di Michela Cescon; “La cena delle belve” di Katchà, nella versione di Vincenzo Cerami con regia di Julien Sibre e Virginia Acqua; “Le regole per vivere” di Holcroft, traduzione di Fausto Paravidino e regia di Antonio Zavatteri; “L’ultima buona di Sezuan” di Brecht, traduzione e adattamento di Roberto Menin, con Monica Guerritore nel ruolo di regista e protagonista; “Misery” di William Goldman, tratto dal romanzo di Stephen King, regia e interpretazione di Filippo Dini con Arianna Scommagna; “I giganti della montagna” di Luigi Pirandello, con regia e interpretazione di Gabriele Lavia, che verrà rappresentato al “Bellini” e che vedrà presente la catanese Nellina Laganà; “Il giardino dei ciliegi” di Cechov, portato in scena da uno dei registi più innovativi del panorama nazionale, Alessandro Serra; “La gioia” uno spettacolo di Pippo Del Buono e della sua compagnia; “Misura per misura” di Shakespeare, traduzione di Masolino d’Amico, regia di Paolo Valerio e interpretazione di Massimo Venturiello.

Pippo Delbono in “La Gioia” (Foto di Luca Del Pia)
Fuori abbonamento lo “Stabile” propone invece: “Romeo e Giulietta”, spettacolo con la drammaturgia di Francesco Macrì che ne cura anche la regia e Andrea Trapani, musiche di Luca Tilli; “Berlino cronache del muro” di Ezio Mauro, giornalista ed ex direttore de La Stampa e Repubblica; “Naufragata” prodotto dal Circo Zoe; “Pueblo” spettacolo di Ascanio Celestini, autore, regista e attore; “La cucina dell’amore” con Carmelo Chiaramonte chef e attore di piatti d’amore. Per “Bambini, che spettacolo” due allestimenti, uno di Emma Dante, “Hans e Gret” ed “Operastracci o dell’educazione sentimentale”, da un’idea di Enzo Toma, che ne cura anche la regia, e Silvia Ricciardelli.