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Davvero una umiliazione per quei tifosi rossazzurri che, ad un certo punto, al 60′ (sul 4-0 per i padroni di casa), visto il risultato, hanno abbandonato il “Luigi Razza” di Vibo Valentia, delusi da una squadra che oggi pomeriggio ha toccato il fondo.

Il Catania di Andrea Camplone, arrivato in casa della Vibonese di Giacomo Modica con tutte le intenzioni di invertire il negativissimo trend esterno, è stato invece travolto per 5-0 dai calabresi, incassando così la quinta sconfitta consecutiva lontano dal “Massimino” e soprattutto fornendo una prova davvero disarmante in tutti i reparti. Difficile salvare qualcuno dei rossazzurri in un pomeriggio assolato in cui la Vibonese (reduce ricordiamo dalla batosta contro la Virtus Francavilla con ben sei gol subiti) è sembrata il Barcellona ed i vari Bernardotto, Bernardi, Pugliese, Bubas, Tito, Allegretti si sono, improvvisamente, trasformati – davanti ai propri sostenitori – in autentici campioni. Ed il Catania? Assolutamente non pervenuto! Appena dopo soli 3′ (una scena già vista, più volte, in questa stagione) la squadra di Camplone ha incassato la rete di un dinamico e concreto Bernardotto ed abbiamo assistito al solito copione: reazione nulla, squadra lenta, centrocampo e difesa sempre in affanno, attacco poco incisivo. La Vibonese di Giacomo Modica, invece, ha subito mostrato i suoi pregi, sciorinando schemi e velocità, creando problemi ad un Furlan che oggi ha evitato un passivo ancora più umiliante. Calabresi, come detto, in vantaggio al 3′: Bubas entrava in area da sinistra e metteva in mezzo per Bernardotto, libero di battere a rete sotto porta.

Etnei che non si scuotevano, Di Piazza sembrava isolato in avanti e spesso finiva in fuori gioco o era ben controllato ed al 28′ arriva il raddoppio dei padroni di casa: da corner, assist per Pugliese che, lasciato solo, con una precisa conclusione sul secondo palo superava Furlan per il 2-0. Catania inesistente, fragile fisicamente e psicologicamente, squadra slegata e senza personalità ed i primi 45′ si chiudevano sul 2-0.

Nella ripresa Curiale prendeva il posto di un impalpabile Rossetti e dopo soli 6′, al 51′ la Vibonese siglava la terza rete: Welbeck si faceva soffiare il pallone da Prezioso che verticalizzava per Bernardotto che, in diagonale, batteva Furlan, realizzando la sua doppietta personale.

Passavano pochi minuti ed al 54′ c’era un contatto tra Pinto e Prezioso in area del Catania e l’arbitro assegnava il rigore ai padroni di casa che Bubas realizzava, con Furlan che intercettava, ma non tratteneva il pallone ed era il 4-0. A questo punto tra gli etnei subentravano Bucolo, Biagianti, Rizzo, Biondi, ma non cambiava nulla, la Vibonese amministrava il rotondo risultato ed anzi al 65′, per una seconda ammonizione, veniva espulso Dall’Oglio ed il Catania restava in dieci. La partita si trascinava stancamente e nell’unico minuto di recupero la Vibonese segnava ancora al 91′ con Allegretti che, servito in profondità, batteva Furlan per il definitivo ed umiliante 5-0.

Situazione davvero complicata in casa Catania, con i tifosi completamente scoraggiati ed in contrasto con la dirigenza ed il tecnico Andrea Camplone che, alle prese con numerosi infortunati, non riesce a dare una fisionomia alla squadra e che dopo questa ennesima, inaspettata, umiliante sconfitta potrebbe anche rischiare la panchina. Intato il Catania adesso avrà due gare al “Massimino”, mercoledì 23 ottobre alle 20.45 con il Bisceglie e domenica 27 con il Bari. Cosa cambierà, cosa succederà? Vedremo….

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