Torna dal 22 giugno al 29 settembre 2024 Una Boccata d’Arte, il progetto diffuso d’arte contemporanea promosso da Fondazione Elpis. 20 borghi e paesi di tutta Italia, uno per ogni regione, ospitano 20 interventi realizzati da 20 artiste e artisti italiani e internazionali a seguito di un periodo di residenza a contatto con il territorio e le comunità locali.
Quest’anno Una Boccata d’Arte giunge alla sua quinta edizione, con 100 progetti realizzati dal 2020. Per l’occasione sono stati invitati solo artisti under 35 che, per la diversità della loro pratica e della loro ricerca, offrono un ampio sguardo sul panorama contemporaneo.
Le inaugurazioni si terranno sabato 22 e domenica 23 giugno in tutta Italia.
Nell’ambito della quinta edizione di Una Boccata d’Arte, Sant’Angelo Muxaro (AG), in Sicilia, ospita l’intervento Legame immisurabile realizzato dagli artisti Nicola Baratto & Yiannis Mouravas (Montebelluna, Italia, e Atene, Grecia, 1989 e 1986), coordinato da Giulia Monroy.
Legame immisurabile traduce un rapporto di continuo scambio tra condizioni e forze contrastanti, azioni e reazioni che governano il cosmo. La spirale come infinita espansione e la fragilità dell’argilla come pilastro di nuovi pensieri. Se è vero che “la forma segue la funzione”, l’opera diventa non solo un luogo di riposo ma anche un’opportunità per la comunità di riunirsi e celebrare la propria storia e identità. È un invito alla partecipazione, un punto d’incontro dove le persone possono condividere sogni, idee e speranze per il futuro, creando una connessione emotiva e spirituale con i luoghi e le culture del passato.
Spiegano Nicola Baratto & Yiannis Mouravas: “Immaginando nuove funzioni che i reperti archeologici potrebbero avere nello spazio pubblico, l’opera reinterpreta i vasi rinvenuti nella necropoli locale come supporti di una panchina a spirale dove avviene un legame immisurabile di chiacchiere e carezze estive, tra cicale e stelle cadenti.”
“L’avvio della quinta edizione di Una Boccata d’Arte segna un bellissimo traguardo, 100 interventi realizzati in 100 borghi da altrettanti artiste e artisti internazionali a partire dal 2020, anno in cui il progetto è nato con l’idea di sostenere i giovani artisti, in linea con la nostra missione” dichiara Marina Nissim, Presidente di Fondazione Elpis. “Per l’anniversario speciale dei cinque anni abbiamo scelto di coinvolgere solo artisti under 35, che stanno dimostrando grande entusiasmo e partecipazione, sia nella realizzazione degli interventi, sia nella relazione con il territorio e con le comunità locali. È sorprendente la grande rete di relazioni umane e professionali che nel tempo si è venuta a creare attorno a Una Boccata d’Arte, grazie al prezioso contributo di artisti, curatori, sindaci, amministrazioni locali e cittadini. Le tante opere che sono state accolte in modo permanente dai borghi sono il frutto di questa riuscita sinergia. Anche quest’anno Una Boccata d’Arte lascerà il segno con la sua capacità di coinvolgere abitanti e pubblico e creare connessioni intorno ai 20 progetti.”
Attraverso 20 interventi site specific che includono mostre diffuse, installazioni, performance, laboratori e libri d’artista, Una Boccata d’Arte attiva per tutta l’estate uno speciale itinerario culturale che si snoda lungo la penisola: un invito al viaggio e alla scoperta di luoghi inaspettati, lontani dai circuiti tradizionali dell’arte contemporanea.
Una Boccata d’Arte è un progetto realizzato in collaborazione con Maurizio Rigillo, Cofondatore di Galleria Continua, e con Threes che ogni anno cura tre interventi incentrati sulla sperimentazione sonora, quest’anno in Abruzzo, Lazio e Molise.
“Alla quinta edizione, sono già cinque i borghi per ogni regione italiana che abbiamo coinvolto con Una Boccata d’Arte, innescando un processo virtuoso di impollinazione del territorio attraverso l’arte contemporanea” racconta Maurizio Rigillo, Cofondatore di Galleria Continua. “Grazie alla professionalità e generosità degli artisti, italiani e non, questi paesi hanno dato prova di grande capacità di accoglienza e risposta alle proposte artistiche, dimostrandosi luoghi vivi e fertili. In questa edizione in particolare, si è voluto coinvolgere solo giovani artisti che si sono rivelati sempre più disponibili a spendere un lungo tempo nei borghi per l’ideazione e realizzazione del proprio progetto, conoscendo la realtà cittadina ed entrando sempre più in profondità nel territorio. È infatti emersa con insistenza, edizione dopo edizione, l’esigenza degli artisti di vivere lunghe esperienze e relazioni più accurate. Queste residenze sono poi convogliate in opere e progetti fortemente legati al borgo ospitante, come dimostra la già nutrita sezione del sito dedicata alle opere permanenti. La quinta edizione continuerà in questa direzione, segnata fin dall’inizio dalla missione di Fondazione Elpis, ampliando ulteriormente la rete di piccoli centri italiani uniti dall’arte contemporanea.”
“La consolidata partecipazione di Threes al progetto Una Boccata D’Arte si articola quest’anno nella curatela di tre interventi site specific nelle regioni di Lazio, Abruzzo e Molise. In particolare, Threes ha selezionato tre giovani talenti emergenti la cui pratica artistica esplora medium e modalità espressive differenti, con un forte focus sulla sperimentazione sonora” spiega il team curatoriale Threes. “Elena Rivoltini è un’attrice, performer vocale e compositrice che esplora le potenzialità drammaturgiche della voce, attingendo dalla musica sacra al canto gregoriano, dalla techno alla spoken poetry. Agostino Quaranta, artista visivo e produttore, originario della Puglia e residente a Londra da anni, mette in relazione sperimentazioni musicali con antichi patrimoni ritmici, sonori e linguistici. Beatriz de Rijke è un’artista panteista audiovisiva e cantautrice olandese-inglese la cui pratica fonde elementi della musica pop con una visione “totale” dell’arte e della vita”
Il 2024 segna il raggiungimento di un importante traguardo: 100 progetti realizzati, 100 artisti e 100 borghi coinvolti nel corso di cinque edizioni insieme a partner tecnici, associazioni locali e persone che a vario titolo hanno reso possibile la realizzazione degli interventi. In questo modo, Una Boccata d’Arte alimenta una rete diffusa di relazioni e partecipazioni che diventa ogni anno sempre più ampia.
Grazie alle acquisizioni delle amministrazioni e alle donazioni degli artisti, ad oggi oltre un terzo dei borghi coinvolti hanno scelto di accogliere in modo permanente le opere realizzate nell’ambito delle quattro edizioni trascorse.
In Sicilia, Una Boccata d’Arte ha coinvolto, con interventi site specific, mostre e installazioni, i borghi di Ferla (2020), Centuripe (2021), Castiglione di Sicilia (2022) e Pollina (2023). In questa regione è rimasta permanente l’opera Axis Mundi (2023), di Ella Littwitz a Pollina.
Tutte le opere permanenti di Una Boccata d’Arte sono raccolte nella nuova sezione dedicata del sito www.unaboccatadarte.it, una mappa interattiva completa di approfondimenti.
Una Boccata d’Arte è un progetto ideato nel 2020 da Marina Nissim, Presidente di Fondazione Elpis, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio storico e paesaggistico di piccoli centri, attraverso la condivisione di pratiche e linguaggi dell’arte contemporanea. Diffuso in tutt’Italia, il progetto coinvolge ogni anno 20 borghi con meno di 5mila abitanti, situati in aree diverse per riscoprire l’intero territorio regionale. In virtù della loro dimensione raccolta, questi luoghi diventano il contesto ideale per la sperimentazione artistica e la creazione di nuovi immaginari.
Nicola Baratto & Yiannis Mouravas
Legame immisurabile
23.06 – 29.09.24
Sant’Angelo Muxaro (AG)
Piazza Aldo Moro
Inaugurazione: domenica 23 giugno 2024, alle ore 18.00, presso Piazza Aldo Moro, retro della Chiesa del Carmelo – Itria, 92020, Sant’Angelo Muxaro (AG).
Performance musicale alle ore 17.00 con Roberta Casella presso la Tomba del Principe, SP19-C
A cura di Giulia Monroy
Le origini di Sant’Angelo Muxaro risalgono ad epoche remote. Baratto & Mouravas trovano un luogo fertile per le loro ricerche e hanno l’opportunità di esplorare il legame tra passato e presente progettando per il borgo una seduta, installata vicino alla scuola primaria. La forma organica della spirale incoraggia una riflessione sulla tendenza ciclica del tempo e delle esperienze umane e rappresenta la crescita proliferante della natura. Avviene un cortocircuito visivo e sensoriale nel momento in cui gli artisti utilizzano come sostegno alla seduta una libera interpretazione di un’anfora ad anse cuspidate, originariamente destinata a rituali e pratiche funerarie, che qui diventata elemento strutturale. Se è vero che “la forma segue la funzione” l’opera Legame immisurabile diventa un luogo di riposo ma anche un’opportunità per la comunità di riunirsi e celebrare la propria storia e identità, creando una connessione emotiva e spirituale con i luoghi e le culture del passato.