“Mi chiamo Danilo, non faccio lezioni, preferisco porre interrogativi intorno ai quali possiamo ricercare insieme”. “La ricetta di Danilo”, spettacolo che ripercorre il cuore della vicenda dolciana, è il prossimo titolo in calendario, venerdì 31 gennaio e sabato 1 febbraio (ore 21) – al Piccolo Teatro della Città nell’ambito del cartellone di nuovoteatro , mentre domenica 2 febbraio (ore 19) sarà al Teatro Massimo Città di Siracusa nell’ambito del cartellone di Teatro Civile. Lo spettacolo, scritto e interpretato da Totò Galati, con la consulenza drammaturgica e la regia di Claudio Zappalà, è prodotto da Associazione Città Teatro da un’idea di Barbe À Papa Teatro e vanta le musiche eseguite dal vivo da Nathan Tagliavini.
In scena, una cucina e un attore a cui piace cucinare e raccontare storie. Durante tutta la preparazione delle “polpette alla Danilo” Totò Galati ci racconta dei primi anni vissuti a Trappeto da Danilo Dolci e della sua ricetta di comunità, dal suo arrivo fino allo sciopero della fame del 1956, una storia che parla di comunità e di rispetto della natura. Un esempio, quello di Danilo, che può portarci a rivedere la nostra scala di valori e pretendere, quindi, un cambiamento da parte di noi stessi e dalle istituzioni, in un momento storico in cui rispetto dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori devono andare di pari passo, per non lasciare nessuno indietro.
La ricetta di Danilo è sicuramente un omaggio alla figura di Danilo Dolci (di cui nel 2024 è stato il centenario della nascita). “Ma non è esattamente un racconto biografico, tutt’altro – spiega il regista -. Nel raccontare la sua vita ci siamo resi conto di quanto per noi fosse più importante far passare il messaggio di Danilo, quello che sinteticamente è contenuto nell’espressione “l’unione fa la forza”. È stato interessante costruire una drammaturgia partendo dalla biografia di Danilo Dolci, e riuscire a rintracciare gli elementi di una narrazione di finzione. Siamo riusciti a ricostruire il classico “percorso dell’eroe” in cui si parla in molti manuali di scrittura, partendo però da veri episodi della vita di Danilo. È stato magico e sorprendente vedere come questa storia si raccontasse da sola. Ed è stato bello immaginare e far vivere, quello che le testimonianze non sono realmente in grado di raccontare: ovvero le emozioni e i sentimenti vissuti da Danilo. Nella nostra interpretazione, che non ha pretesa di verità. Anzi, ha pretesa di finzione: nel senso teatrale del termine, che rende vivo e vero il racconto della scena”.
SchedaLa ricetta di Danilo
uno spettacolo di Barbe À Papa Teatro
di e con Totò Galati
Consulenza drammaturgica e regia Claudio Zappalà
Musiche originali eseguite dal vivo e disegno luci Nathan Tagliavini
Aiuto regia Martina Cassenti
Scene e costumi Barbe À Papa Teatro
Produzione Associazione Città Teatro / Barbe À Papa Teatro