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Dal 20 al 23 febbraio il Piccolo Teatro della Città di Catania, all’interno della sua 58^ stagione teatrale, ha proposto un libero adattamento del noto film a sfondo autobiografico di Federico Fellini “8 ½”, un corposo atto unico dal titolo “Otto e mezzo – Se questo è un sogno”, scritto e diretto da Gisella Calì, con scene e costumi di Vincenzo La Mendola e produzione Associazione Città Teatro.

Nato da una idea di Gisella Calì che in due anni ha elaborato il testo, ispirandosi al capolavoro del maestro Fellini “8 ½”, film del 1963, lo spettacolo proposto al “Piccolo”,  mette a fuoco le origini del noto film felliniano ed offre allo spettatore una visione della vita, delle paure, delle indecisioni, della visione sognante e del rapporto del regista Guido Anselmi con le donne della sua vita.

Il lavoro, dai ritmi notevoli e diretto in modo scorrevole, racconta tutto quello che precede l’inizio delle riprese del film “8 ½”, ma più che altro si ispira e segue le orme dello spettacolo musicale “Nine”, che ne derivò, nato da una idea dello scrittore italiano Mario Fratti  che debuttò a Broadway nel 1982, dove rimase in scena per 729 repliche e vinse cinque Tony Award, tra cui quello al miglior musical.

Una scena – Foto Dino Stornello

Tra ambienti e situazioni che cambiano di continuo, incrociando realtà e sogno, presente e passato, ricordi ed indecisioni, si narra della crisi del regista italiano Guido Anselmi, genio del cinema, circondato dal fantasma ingombrante della madre, da una moglie fedele e consapevole dei vizi del marito e dalle sue molte donne. Il regista si scontra con un’improvvisa mancanza di creatività che non gli permette di scrivere il suo prossimo soggetto, nonostante le pressioni di una onnipresente giornalista e dell’ossessionante produttrice francese Liliane La Fleur. Particolarità dello spettacolo è quella di un solo attore uomo, il regista, con il resto del cast esclusivamente femminile e poi con un Guido bambino, di nove anni, che funge un po’ da alter-ego del protagonista. Tra canzoni, balletti e numeri vari, all’insegna della fantasia felliniana, tra maschere, situazioni surreali, drammatiche e comiche, si mostra quindi al pubblico quell’angoscia esistenziale  e artistica che colpì Federico Fellini, quella crisi personale che disegnò nel “Libro dei Sogni” e che lo porto a farsi mille domande sul senso della vita e della morte ed a riflettere sulla sua arte, sulla sua vita, sulle relazioni di coppia e sulla verità.

Una scena fatta di pochi elementi, dove prevale il bianco e nero cinematografico, ma che inquadra il magico mondo in continua evoluzione, che si ferma e poi riparte, del regista Anselmi/Fellini (reso da un convincente Emanuele Puglia, con tanto di cappello e sciarpa) e dove si alternano, recitano, ballano, cantano Egle Doria (la moglie Luisa), Barbara Gallo (il fantasma della madre del regista), Carmela Buffa Calleo (la produttrice Liliane La Fleur), Laura Giordani (La Saraghina, la Superiora, Lady Spa), Ornella Brunetto (la musa Claudia), Laura Sfilio (l’amante Carla) e Cindy Cardillo (la giornalista Stephanie Necrophorus) e Lorenzo Aliotta (il piccolo Guido). Nella pièce, che strizza l’occhio al musical, le fantasiose e sognanti atmosfere felliniane vengono ben evocate dalle musiche intramontabili del maestro Nino Rota. Assistente musicale è Marco Genovese, direttore di coro e vocal coach Iole Patronaggio ed aiuto regia Ettore Iurato.

Egle Doria ed Emanuele Puglia – Foto Dino Stornello

Lavoro interessante e dai ritmi elevati ma che, comunque – vista la durata di oltre due ore -, avrebbe bisogno di una necessaria sforbiciata di almeno 10-15 minuti. Lo spettacolo si avvale dell’impegno della scrittrice e regista Gisella Calì, di uno scatenato cast femminile che diverte e coinvolge il pubblico e di un Emanuele Puglia, elegante ed equilibrato che ben si muove nei non facili panni del regista Fellini/Anselmi e che non si lascia influenzare dal fascino del mito Marcello Mastroianni.

Alla fine applausi fragorosi e convinti da parte del pubblico e, dopo le numerose richieste, è prevista al “Piccolo” una replica straordinaria domenica 2 marzo alle ore 18.00.

“Otto e mezzo- Se questo è un sogno” – Ph. Dino Stornello

Otto e mezzoSe questo è un sogno

Liberamente ispirato al capolavoro di Federico Fellini

Regia Gisella Calì
con Emanuele Puglia, Ornella Brunetto, Carmela Buffa Calleo, Cindy Cardillo, Egle Doria, Barbara Gallo, Laura Giordani, Laura Sfilio, Lorenzo Aliotta

Scene e costumi Vincenzo La Mendola
Assistente musicale Marco Genovese
Direttore di coro, vocal coach Iole Patronaggio
Aiuto regia Ettore Iurato
Produzione Associazione Città Teatro

Stagione Piccolo Teatro della Città di Catania – 20- 23 Febbraio – 2 marzo 2025

Foto Dino Stornello

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