Il regista Nicola Alberto Orofino, noto ed apprezzato per la sua abilità nel rappresentare i testi classici o la nuova drammaturgia, ha adattato e diretto al Teatro del Canovaccio di Catania, con l’organizzazione di Teras Teatro, nell’ambito della rassegna “Attraverso”, lo spettacolo “La vita sessuale di Guglielmo Sputacchiera”, tratto dal romanzo-racconto in quattordici capitoli dell’autore bergamasco del ‘90 Alberto Ravasio.
Lo spettacolo, con un linguaggio moderno, umoristico e surreale, si avvale di uno spazio scenico nudo e popolato dai soli tre interpreti (Roberta Amato, Daniele Bruno e Loriana Rosto) che introducono lo spettatore nel mondo particolare di Guglielmo Sputacchiera, trentenne inetto sociale e sessuale, che vive con i suoi genitori, rintanato nella sua cameretta. Guglielmo è cresciuto, ha poi studiato filosofia, ma non si è mai laureato e passa le giornate a consumare pornografia. Un giorno scopre di essere diventato donna e la paura di confrontarsi con il padre lo spinge alla fuga. Nella pièce, attraverso le poderose interpretazioni dei tre attori, si narrano, come nella pagina del romanzo, le disavventure di Guglielmo, trasformatosi in Carmela Pene e si viene a delineare il ritratto di una generazione viziata, pigra e depressa, priva di ideali e schiava del consumismo, della digitalizzazione della vita e della sessualità, con l’inconciliabile rapporto con la generazione dei padri. Carmela prova a capire capire cosa le è successo, si confronta con una madre che non si scandalizza, con i colleghi di facoltà, con una dottoressa, con una psicologa ed alla fine incontra Il Negro, personaggio vago, conosciuto attraverso il web ed è un momento che riserva al protagonista ed agli spettatori una insolita sorpresa.
Quella raccontata nel romanzo di Alberto Ravasio è una storia originale, amara e ricca di umorismo, scritta in una prosa alta e che gioca con un linguaggio nuovo, moderno e che trova conferme e consensi nelle giovani generazioni protese sempre più verso il virtuale, la noia e la sfrenata vita digitalizzata.
La messa in scena di Orofino punta tutto sui tre irresistibili interpreti, Roberta Amato, Daniele Bruno e Loriana Rosto che si muovono tra il pubblico e la scena, introducendo lo spettatore, con una recitazione sfrenata, instancabile ed a tratti gridata, nella vita surreale di Guglielmo Sputacchiera, mostrando il lato particolare, le caratteristiche, le paure del giovane, raccontando i suoi genitori, i compagni di scuola o i colleghi di facoltà e conducendolo, tra il reale ed il grottesco, ad un finale che lo riconcilia col suo nuovo status di Carmela Pene.
Grazie alla fantasiosa regia di Orofino viene fuori un atto unico, di circa 80 minuti, particolare, che in alcuni momenti rallenta, ma che, comunque, rispetta la pagina scritta dell’autore, l’originalità dissacratoria, surreale e scandalosa del racconto, grazie soprattutto alla capacità interpretativa dei tre attori che, quasi in un solo corpo, guidati dalla voce fuori campo dello stesso regista e con i tradizionali insert musicali che spaziano dal valzer alla musica dance, fanno di tutto per raffigurare al meglio la vita e le mille, particolari, sfumature – sessuali e non- di Guglielmo Sputacchiera che coinvolge tutti noi. Noi che, a detta di Orofino nelle sue note, ci ritroviamo “irriducibili sputacchiere del mondo”, confuse e sbandate pedine in un mondo frammentato ed al collasso.
Durante ed alla fine della pièce i reiterati applausi del pubblico presente in sala che ha apprezzato la singolarità del romanzo, l’originale messa in scena del regista Nicola Alberto Orofino e la corale ed intensa interpretazione dei tre protagonisti.
Il libro, da cui è tratto lo spettacolo, alla presenza dell’autore Alberto Ravasio, del regista Orofino e dei tre interpreti, edito da Quodlibet, è stato presentato lo scorso 29 marzo alla libreria Feltrinelli di Catania e lo spettacolo, già rappresentato il 28, 29 e 30 marzo al Teatro del Canovaccio, verrà replicato il 4, 5 e 6 aprile (ore 21.00 e 17.30).
La vita sessuale di Guglielmo Sputacchiera
(un racconto apotropaico in quattordici capitoli)
Dal romanzo di Alberto Ravasio (edito da Quodlibet)
Con Roberta Amato, Daniele Bruno e Loriana Rosto
Adattamento e Regia di Nicola Alberto Orofino
Assistente alla Regia Gabriella Caltabiano
Organizzazione Teras Teatro
Teatro del Canovaccio Catania – Rassegna Attraverso
28, 29 e 30 marzo e 4, 5 e 6 aprile 2025 (ore 21.00 e 17.30)
Info e prenotazioni: 3914888921 – 3482344930 – 3935411180
info@teatrodelcanovaccio.it
Foto di scena: Regina Betti